Storia di una storia (parte 1)
Iniziamo l'articolo e già siamo nel vivo. Durante il 1899 il filosofo Josiah Royce scrisse questa parabola ( Il mondo e l'individuo ) : Immaginiamo che una porzione del suolo d'Inghilterra sia stata livellata perfettamente, e che in essa un cartografo tracci una mappa d'Inghilterra. L'opera è perfetta; non c'è particolare del suolo d'Inghilterra, per minimo che sia, che non sia registrato nella mappa; tutto ha lì la sua corrispondenza. La mappa, in tal caso, deve contenere una mappa della mappa, che deve contenere una mappa della mappa della mappa, e così all'infinito. Il problema di Royce, che cercò di tradurre in forma narrativa, riguardava l'immagine mentale che un individuo ha della propria mente, che dovrebbe contenere un'immagine dell'immagine e così via. Il problema naturalmente è lo stesso che ha sollevato Zenone di Elea , e si chiama regressus ad infinitum . Prima di Royce l' Amleto , il Chisciotte e Le Mille e Una Notte