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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Imparare a scrivere creativamente

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Giovedì ho tenuto la mia prima lezione di Scrittura Creativa . Da docente, non da discente. Dove? Presso l'Università della Terza Età della mia città. Ho presentato curriculum, piano del corso e lezione di prova, e il Consiglio ha accettato di farmi tenere il corso.  La nostra Università è una realtà importante, di cui dovremmo essere orgogliosi: quest'anno contiamo circa 1000 iscritti e quasi 80 corsi, di cui circa 40 laboratori (di inglese, francese, tedesco, ebraico, computer...). Io credo nell'istruzione, anche per i pensionati. Per parlare da neuropsicologo (che palle, lo so!), ogni minuto di studio è un muro alzato che ci difende dal decadimento cognitivo. Per non dire che serviamo anche molti non-pensionati, persone che cercano di reinventarsi e acquisire skill per il mondo del lavoro. Il tutto con un costo annuo di iscrizione di 50 euro che dà libero accesso a tutti i corsi. Magari insegnassi in un'aula del genere! I miei alunni si sono mostra

Il Collegio Invisibile

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Sabato ho partecipato a un incontro, organizzato dalla Dott.ssa Mossa e dalla Dott.sa Volpi , sul ruolo dello storytelling in terapia (un argomento a cui sono particolarmente interessato). Non è il primo incontro che faccio su questo tema, ma finora è stato il più interessante. Nel corso del pomeriggio passato assieme, io loro e altri cinque partecipanti, un'ora e mezza è stata impiegata a scrivere una storia. Ho mostrato a un gruppo di persone conosciute da poche ore soltanto il mio privatissimo metodo di scrittura (TM): camminare avanti e indietro in una stanza, borbottando tra me e me fino a quando non ho trovato la soluzione giusta. Per dire! Questa è la storia che ho scritto quel pomeriggio. La parte di Scrittura in  Psicologia e Scrittura . Non è, al contrario di quello che hanno fatto gli altri partecipanti, un racconto autobiografico - nei limiti in cui qualunque testo possa non essere autobiografico. Questo perché io sono fatto al 70% di resistenza. Non vi dico il tema

Cosa leggo questa settimana: Crisi sulle Terre Infinite

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Non voglio saltare l'articolo del lunedì, ma mi rendo conto di non avere abbastanza tempo per elaborarne uno da zero. Crisi totale. La soluzione? Facile: torna il Cosa leggo questa settimana , l'appuntamento di Vivere (d)i libri in cui vi dico cosa io sto leggendo in questo periodo, e quale idea mi sono fatto dei libri che sto leggendo. Ma dato che, come dicevo, sono sempre abbastanza impegnato, sappiate che stavolta sto anche leggendo poco (STRAGULP!). Per l'esattezza, sto leggendo MARY POPPINS di Pamela Lyndon Travers Come potete vedere qui , sono un rispettabile lettore di libri per bambini. C'è un'onestà, o almeno è richiesta un'onestà, nei libri per bambini, che difficilmente trovo in quelli per adulti. E poi c'è sempre tanta tanta meraviglia - che è poi quello che cerco in un'opera di narrativa. Qualche giorno fa mi sono reso conto di non aver mai letto Mary Poppins , e sono subito corso ai ripari. Ci mancherebbe, un libro tanto importan

Teresa Hagendorfer

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Torna una rubrica storica di questo blog, le Interviste Psicologiche . Per chi non lo sapesse, sono dialoghi che instauriamo con artisti e in cui cerchiamo di indagare i punti d'incontro tra arte (Arte) e psicologia (Psicologia con la maiuscola la posso mettere? Be', in fondo il mio corso di laurea ce l'aveva maiuscola. Non vedo perché non dovrei metterla anche io). Oggi intervisteremo la scrittrice Teresa Hagendorfer. Analizzeremo con attenzione particolare un suo racconto, Irish , nato durante un percorso psicoterapeutico. Vamos a cominciar! La scrittrice Teresa Hagendorfer Questa è la prima volta che, nelle nostre interviste, ci rivolgiamo a un artista che non sia anche psicologo (o che non abbia fatto studi specialistici di psicologia). Quindi ti chiedo una breve presentazione: il tuo nome - proprio come se non fosse il titolo di questa intervista -, i tuoi studi, cosa fai nella vita e come sei arrivata alla scrittura. Nell'ordine che preferisci! Mi chia