Letture da edicola


Capita, quando si è in giro e si è di fretta, di fermarsi in edicola e dare un'occhiata ai libri in esposizione. Spesso si trovano dei buoni volumi a poco prezzo, che siano nuovi Urania o l'allegato di qualche rivista. Soprattutto con i prezzi-lancio puoi portarti a casa dei prodotti interessanti senza necessariamente svuotare il tuo portafoglio. Ad esempio, c'è il Corriere della Sera che sta pubblicando la biblioteca completa di Sciascia di cui, prima di questa iniziativa, avevo letto solo La Scomparsa di Majorana. Ora alla lista ho aggiunto altre tre voci (A ciascuno il suo, La strega e il capitano, 1912+1). I prezzi non sono bassissimi, in relazione alla mole dei libri, ma sono sempre più bassi di quelli Adelphi*.


La scorsa settimana ho visto sul bancone dell'edicola una raccolta dei Peanuts. Si intitolava "Snoopy e lo sport" ed era un allegato della Gazzetta dello Sport. Sembrava una bella raccolta e l'ho comprata. Mi sono però subito saltati all'occhio alcuni grossi problemi: era una raccolta tematica e innanzitutto sopprimeva la varietà tipica di Schulz. Leggere trenta pagine di strisce su Charlie Brown allenatore di baseball, per quanto possano essere buone, alla lunga annoia. Inoltre qui e là notavo delle traduzioni un po' forzate e degli errori d'impaginazione, come delle vignette ripetute due volte. Il lavoro editoriale è stato affidato alla Baldini&Castoldi (che credo detenga i diritti delle strisce e ha pubblicato diverse raccolte) e la Gazzetta funge solo da distributore; ma è comunque la Gazzetta a metterci la faccia, ad avermi convinto a comprare il volume.
Mi sono lo stesso detto "Diamogli un'altra possibilità". Le raccolte successive non sembravano tematiche. Così questo lunedì ho comprato la Gazzetta, con allegato "Sei un amico, Charlie Brown!".
Avevo ragione. Leggere le strisce di Schulz non divise per tema è molto più divertente. Questo non toglie che il secondo volume sia peggio del primo.
A parte un crollo nel numero di strisce pubblicate, a parità di prezzo - ma questo me lo aspettavo -, le traduzioni si fanno sempre più strane (ma prendete con le pinze questa mia affermazione, perché non ho gli originali sotto mano per fare i confronti) e sopratutto decine di strisce sono state ripetute dal primo volume. Diciamo che forse un quarto, un quinto delle strisce erano già state pubblicate nel primo volume, e qui ripetute. Un errore così grossolano che non so bene come comportarmi. Ma una cosa è certa: interromperò subito la collezione. E la prossima volta che la Gazzetta dello Sport farà uscire delle raccolte ci penserò bene prima di comprarle.


*Non fraintendetemi. Adoro la Adelphi. Credo sia una delle Case Editrici migliori d'Italia. Ma devo moderarmi quando compro i suoi volumi, se non voglio saltare il pranzo.

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