Cosa leggo questa settimana... e tre

Sì, lo so, in media faccio uscire Vivere (d)i libri una volta ogni tre mesi, e poi in poche settimane pubblico due Cosa leggo questa settimana. A mia discolpa, questo è un tipo di articolo abbastanza veloce da scrivere, il che è perfetto in questo periodo. In più mi serviva qualcosa per risollevarmi l'animo, dopo l'ultimo post e la prima prova dell'Esame di Stato, fatta giusto ieri.
Naturalmente queste non sono opinioni conclusive sui libri che leggo. Sono opinioni in itinere, fatte cioè mentre è ancora in corso la mia lettura. Ma che ve lo dico a fare, che già lo sapete e siete bravissimi?
Ecco cosa sto leggendo questa settimana:


ALZATE L'ARCHITRAVE, CARPENTIERI E SEYMOUR. INTRODUZIONE
di Jerome David Salinger
Salinger è uno dei miei scrittori preferiti. Una volta, su questo blog, ebbi a dire che è lo scrittore i cui lavori assomigliano di più alla realtà. Se non fosse che hanno un vantaggio: sono stati scritti da Salinger.
In questi due racconti Salinger riprende alcuni personaggi di cui ci aveva già parlato nei Nove Racconti e in Franny e Zooey. La mia è un'edizione - forse l'unica in circolazione, non so - Einaudi, di quelle con la copertina completamente bianca, fatti salvi i loghi della Casa Editrice e della collana. Guardo quella copertina e penso che sì, forse questi sono gli unici libri al mondo che non hanno bisogno di altro per essere venduti. Basta quello che sono.

RE IN ETERNO
di Terence Hanbury White
Rilettura obbligata dopo Io e Mabel, come si diceva in questo post. A mio parere si tratta del miglior lavoro del Ciclo Bretone - con buona pace di Chrétien de Troyes, Thomas Malory e soprattutto della sopravvalutatissima (abbiate pietà di me) Marion Zimmer Bradley. In effetti non credo di aver mai letto un libro tanto divertente, acuto, piacevole e tragico. Ho letto libri più divertenti, più acuti, più tragici - forse non più piacevoli - ma mai un libro che fosse tutte queste cose assieme.
Un appello. Da anni Re in Eterno non viene pubblicato in italiano. Una copia usata, tra l'altro sprovvista del romanzo conclusivo, The Book of Merlyn, può costare tra i 200 e i 300 euro, a meno di trovarla in qualche mercatino, data via per niente da degli sprovveduti. Chiunque detenga i diritti in Italia di questa splendida opera, spero che provveda al più presto a una nuova edizione. Sì, è uno di quei libri che bisogna aver letto nella vita, nessuna scusa.

ESERCIZI DI STILE
di Raymond Queneau
Non serve, credo, presentare questo libriccino. Insomma, è "un esilarante testo di retorica applicata, un'architettura combinatoria" e via discorrendo. Lo conoscete bene quanto me. Non so se consigliarlo, con tutti gli altri libri da leggere obbligatoriamente prima di morire; ma, se decideste di comprarlo, o se qualcun altro ve lo regalasse, non sarebbe quel sacrificio leggerlo. Non a caso ormai è un classico. Per chi ancora non lo sapesse, si tratta di una serie di variazioni sulla stessa storia, che viene scritta e trascritta con stili, punti di vista e voci diverse dalla prima all'ultima pagina.
La traduzione e l'introduzione sono di Umberto Eco. La sua è una traduzione libera, di cui dà ampiamente conto nell'introduzione. Ha insomma tradotto più lo spirito che il contenuto superficiale dell'opera. In questo caso non si poteva fare diversamente. A volte le sue scelte sono comprensibili, a volte mi lasciano un po' disorientato, ma, Dio lo benedica, non sarò certo io a criticarle. Tanto più che la mia edizione riporta il testo francese a fronte, che quindi posso consultare per togliermi ogni dubbio.

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