Una difesa dell'Id quo maius

Ergo, Domine, non solum es quo maius cogitari nequit sed es quiddam maius quam cogitari possit, quoniam namque valet cogitari esse aliquid huiusmodi. Si tu non es hoc ipsum, potest cogitari aliquid maius te, quod fieri nequit.


Anselmo ci dice che, essendo Dio il Perfettissimo, cioè colui di cui nulla di maggiore è pensabile - nonché la cosa maggiore tra tutte quelle che possiamo pensare -, si debba pensare che esista. Perché, se Dio non esistesse, allora potrei pensare a qualcosa di più grande di Lui; qualcosa che esiste. Cosa che non posso fare. Perciò Dio esiste.

Anselmo procede ad absurdum, per assurdo, quasi more geometrico. Se Dio fosse Dio sarebbe perfetto, l'esistenza è maggiore o più perfetta della non-esistenza, quindi se Dio è Dio (che è una cosa certa, per definizione, finché lo chiamiamo Dio) esisterebbe. Il problema a questo punto è se Dio non esistesse. Anselmo avrebbe dimostrato che non esserci è meglio che esserci.


Commenti

  1. Non conoscevo questa frase, di cui prendo Buona Nota.

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    1. è anche uno degli argomenti più criticati della storia della filosofia!

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  2. Io la conoscevo, invece (nella sostanza, almeno)... e sostengo (e sono in buona compagnia!) che, il "ragionamento" ivi contenuto, non regge! Sapresti riscrivere "con parole tue" quello che ha scritto Anselmo?? Io credo di no... e non  perché tu non abbia un livello di intelligenza sufficiente, per poterlo fare... ma perché, la sua frase, è oggettivamente "molto poco" comprensibile (se non ci si lascia incantare dal suo senso generico... e, più o meno, edificante)! Io individuo due errori "logici" fondamentali (ma, se si volesse approfondire, ne potrei individuare altri!) commessi da Anselmo (visto che pretende di dimostrare che Dio esiste, non sulla base delle scritture e della fede nella veridicità del loro contenuto... ma sulla base del solo uso degli "strumenti" della logica... con gli stessi strumenti provo a confutare il suo "ragionamento")!

    Il primo: dare per scontato che,
    l'aggettivo "perfetto" (ma, a ben riflettere, anche l'avverbio: "maggiore") abbia un "reale" significato (in sé!)... immediatamente, ed universalmente, riconoscibile!! Mentre grandezze come: altezza, peso, volume (per fare alcuni esempi) lo hanno... ed è, immediatamente, ed universalmente, comprensibile il significato della frase: "" il monte Everest è più "alto" del monte K2...""... o: "" il monte Everest è il più "alto" di tutti""... o, ancora: " la pera è più "dolce" della mela" (da notare che: la immediata, ed universale, comprensibilità delle "suddette" affermazioni, è completamente indipendente dalla loro veridicità!!)... la simile frase:" il monte Everest è più "perfetto" o "il più perfetto/perfettissimo" (del K2) "... o, ancora, che: "la mela è "maggiore" della pera" sarebbe molto poco comprensibile (per non dire che: "sarebbe, completamente, priva di significato")!!

    Il secondo (errore "logico"): affermare che l'esistenza è "maggiore" o "più perfetta" della non esistenza... e, di più: pretendere di averlo dimostrato (con gli "strumenti" della logica, si intende)!! Come si può dimostrare la veridicità di una affermazione che fa appello ad una grandezza (la "maggiorità"?) per la quale non esiste, nemmeno, una parola per esprimerla??

    P.S: come vedi, i tuoi messaggi li leggo (anche se in ritardo... )... e li prendo "seriamente"!!

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    1. Sono d'accordo con te, al 100%. Nessuno oggi prende più sul serio l'id quo maius (tranne forse chi resta dei neoparmenidei della Cattolica): infatti questo è un post umoristico, come altri nel blog, che gioca con la filosofia senza prenderla sul serio. Tant'è che alla fine propongo che Anselmo abbia in realtà dimostrato che non esserci sia meglio che esserci!

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    2. "Il problema a questo punto è se Dio non esistesse. Anselmo avrebbe dimostrato che non esserci è meglio che esserci"... (solo) adesso ho capito!😂 infatti, queste ultime due affermazioni mi erano sembrate (quasi) altrettanto poco comprensibili, che quelle di Anselmo!! 😂 😂 Avevo pensato che fosse stato commesso un errore di redazione (del testo)! Invece: si è voluto "irriverentemente" affermare (facendo finta di prendere per buona la "consecutio" logica, formalizzata da Anselmo... ma capovolgendola!): "Se Dio è "il più perfetto" e se Dio non esiste, allora la "non esistenza" è "più perfetta" della "esistenza"!!😂

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